Le zanzare amano il clima caldo e umido e il progressivo aumento della temperatura dovuto ai mutamenti climatici fa sì che nel nostro Paese trovino condizioni sempre più favorevoli. L’insediamento di questi insetti nelle grandi città e non soltanto in territori “tradizionali” come le campagne, la loro capacità di riprodursi in tempi molto brevi e di spostarsi in volo anche per 10-15 chilometri, le abitazioni riscaldate, aumentano il rischio per uomini ed animali e ne favoriscono l’annidamento consentendo loro di pungere anche in inverno. Per questo motivo sono importanti azioni di prevenzione e monitoraggio.
Si ricorda che la diffusione di grandi quantitativi di sostanze chimiche di sintesi, e la conseguente contaminazione degli ecosistemi, ha ridotto drasticamente le popolazioni dei predatori delle zanzare stesse (pipistrelli, uccelli insettivori, libellule, gechi, ecc.) col paradossale risultato di una sempre maggiore presenza di zanzare e altri fastidiosi parassiti.
I continui trattamenti con prodotti di sintesi stanno generando un effetto boomerang con effetti spesso devastanti su interi habitat, sulle loro biocenosi, sulla presenza delle popolazioni dei predatori e con danni anche per la salute umana.
L’effetto ultimo è che più si va in questa direzione e più fragili diventano gli ecosistemi e più difficile la lotta stessa contro le zanzare.
Nel documento allegato, si riporta una corretta indicazione della lotta alle zanzare, a partire dai metodi di monitoraggio e di prevenzione e dei criteri da adottare nei luoghi pubblici e privati.
Le presenti linee guida dovrebbero essere adottate da tutte le Amministrazioni Pubbliche a tutela della salute umana e del delicato equilibrio degli ecosistemi. I trattamenti con prodotti di sintesi, come detto, oltre ad essere dannosi per la salute dell’uomo e degli animali domestici incidono negativamente sulla fauna e sui predatori naturali favorendo, nel breve-medio periodo, proprio le popolazioni delle zanzare.
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